ALGHERO, splendida e strategica roccaforte genovese nel Medioevo, è punto d’arrivo e partenza per le ambizioni espansionistiche spagnole nel Rinascimento. Raccoglie nei momenti di grande splendore una stupefacente architettura dei periodi più fiorenti e oggi è godibile per l’attenta e curata conservazione.

La cucina è figlia della sua storia, stratificata come uno splendido e trasparente reperto archeologico che porta con sé visibile ogni evoluzione temporale.

Facile è trovare pietanze dai richiami arabi, come il menjar blanc, la medievale agliata, le sontuose zuppe di pesce, le semplici aragoste alla catalana, oppure i dolci dalle forme e ingredienti invitanti di origine francese.

Una cucina appagante e avvolgente.
Giovanni Fancello (Chef e Critico Gastronomico)


La città catalana di Alghero è uno dei più bei centri turistici della Sardegna. Conosciuta anche come Barceloneta, la piccola Barcellona, è famosa anche come Riviera del Corallo, in quanto nelle acque della sua rada viene pescato il prezioso corallo rosso, uno dei più pregiati al mondo. Il clima di Alghero è sicuramente mite per la presenza del mare che soprattutto d'inverno ne mitiga le temperature.

L'aeroporto internazionale “Riviera del Corallo”, dista solo 4 Km. dalla città ed è facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici cittadini. Vicino è anche lo scalo marittimo di Porto Torres (37 Km.) ove transitano i traghetti da e per la Sardegna.

Alghero conta un panorama naturale molto vario, dalle spiagge con sabbia fine alle scogliere con sassi piatti o molto frastagliati: è apprezzabile soprattutto la vista dal mare, in quanto si riesce a cogliere la varietà della sua costa mista alla vegetazione, la tipica macchia mediterranea e alla pineta che spesso fa da contorno; molto apprezzato per il suo panorama è il promontorio di Capo Caccia, con la sua ormai conosciuta falesia a forma di gigante addormentato che è divenuta una dei simboli di Alghero, insieme al pregiato corallo rosso La zona di Capo Caccia con la prospiciente Isola Piana e del Golfo di Porto Conte è sito di primario interesse naturalistico, in cui recentemente è stata costituita l'Area naturale marina protetta Capo Caccia Isola Piana.

La particolare conformazione geologica (origine carsica) rende la zona ricchissima di grotte ed anfratti, ancora in buona parte inesplorati. Insistono proprio qui le famose Grotte di Nettuno, accessibili sia dal mare sia da terra (tramite la famosa Escala del Cabirol, di 656 gradini), e che offre al suo interno un panorama di meravigliose sale e piscine, come la piscina del gigante, e stalattiti e stalagmiti di forme particolari, come l'organo. Sul versante orientale di Capo Caccia si aprono a strapiombo sul mare la Grotta dei Ricami e la Grotta Verde, raggiungibili solo via mare; nella prima numerose concrezioni davano origine a dei ricami di calcare, attualmente infatti è completamente devastata e le concrezioni sono sparse dappertutto, mentre nella seconda si possono ancora notare i resti di alcuni graffiti risalenti al Paleolitico, ormai quasi perduti a causa di atti vandalici e passati tentativi di "strappo".

Siti Archeologici
Notevoli i siti archeologici extra urbani: la Necropoli di Anghelu Ruju (dove è possibile visitare le Domus de Janas) e Santu Pedru, la villa di epoca romana (Santa Imbenia), il sito della Purissima (dove si crede sorgesse la città scomparsa di Carbia) e i complessi nuragici del Nuraghe Palmavera e di Santa Imbenia, oltre a vari nuraghi più o meno conservati sparsi su tutto il territorio, più una tomba nobile, la Tomba Aragonese.


Diving

Numerose anche le possibilità per gli amanti delle immersioni con svariati km di falesie calcaree a picco sul mare e le innumerevoli grotte carsiche, ambienti tra i più spettacolari del Mediterraneo che offrono un incredibile varietà di fauna e flora marine. Sono vibili già a pochi metri di profondità notevoli colonie di corallo rosso, simbolo della città di Alghero, tutti i tipi di crostacei tra i quali spiccano l'aragosta, enormi astici e cicale, e poi murene, enormi gronghi, finalmente da un po' di tempo, molteplici esemplari di cernia bruna animano di nuovo i fondali del luogo. Il sito più famoso è la Grotta di Nereo, considerata la più grande grotta marina d'Europa, con profondità che vanno dai -30 a -6 mt circa, ma non meno conosciute sono la Grotta di Falco e quella di Punta Giglio, rinominata dei "Cervi" per la incredibile scoperta effettuata nel '95 dal Busdraghi, un famoso subacqueo del posto, di un giacimento fossile di Cervi Sardi risalenti a ca 100.000 anni, ormai estiniti, la grotta dei Fantasmi, anche questa scoperta dallo stesso che ha così nominato per la particolare conformazione delle rocce, e poi ancora le Grotte del Sommergibile, della Madonnina e del Portico di Punta Salinetto. Per le immersioni in grotta è necessario disporre di autorizzazione della AMP e comunque per maggiore sicurezza si consiglia comunque di affidarsi ai centri di immersione qualificati distribuiti nel territorio.





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